sabato 1 ottobre 2016

Verdicchio è il nome di un vero e proprio nettare degli dei diventato uno dei principali vini bianchi italiani che sta facendo conoscere le Marche in tutto il mondo. Cupramontana è riconosciuta dal 1939 come la capitale del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Perché? Scopriamone i motivi.






1.Le mani sapienti dei viticoltori  
A Cupramontana il vitigno e il vino Verdicchio hanno trovato diffusione e produzione consistenti grazie alla buona predisposizione dei colli e alle mani sapienti dei viticoltori. Le cantine, grandi e piccole, sono il cuore pulsante di questo paese e ci raccontano la storia della passione per la coltivazione della vite. Si dice che il Verdicchio sia stato portato qui dagli Etruschi e ancora oggi viene coltivato e da esso si raccolgono ottimi frutti grazie alla dedizione dei piccoli e medio-grandi produttori. Se siete interessati cliccate qui dove vi presento un itinerario alla scoperta di 4 cantine cuprensi: Colonnara, Sparapani, Cherubini e Bonci.

2. Museo Internazionale dell'Etichetta all'interno del MIG - Musei in Grotta
A Cupramontana esiste un museo particolarissimo, unico a livello internazionale, che raccoglie all'incirca 100mila etichette di bottiglie di vino provenienti da tutto il mondo. Le etichette sono ordinate secondo percorsi tematici: c'è una sezione storica, artistica, geografica, la serie con gli animali, con le automobili, con gli stemmi araldici e tutta una parte dedicata al Verdicchio. Il museo è ospitato all'interno del MIG - Musei in Grotta, tutto dedicato al mondo del vino. Qui, all'interno delle Grotte del Monastero di Santa Caterina, una location che vi lascerà senza fiato, potrete trovare un'enoteca, una raccolta degli antichi manifesti della Sagra dell'Uva ed una biblioteca dedicata al mondo dell'enologia.



3. Evento Vinimmagine
Legato al Museo Internazionale delle Etichette e alla valorizzazione della grafica d'arte è il Premio Nazionale Etichetta d’Oro assegnato alle case vinicole che hanno realizzato la migliore etichetta per bottiglie di vino. Esso fa parte dell'evento Vinimmagine, che si tiene ogni anno a settembre a Cupramontana in cui vengono premiate anche le cantine produttrici del Verdicchio dei Castelli di Jesi (Medagliere del Verdicchio). Si tratta di un'ottima occasione di incontro e confronto sulle tematiche legate al vino e alla sua produzione.



4.La Sagra dell'Uva, la più antica delle Marche
Da ben 79 anni si celebra a Cupramontana, la prima settimana di ottobre (dal giovedì alla domenica), una grande festa del raccolto che coinvolge l'intero paese. È la più antica delle Marche e in Italia è seconda solo a quella di Marino, nel Lazio. La sagra è molto sentita da tutta la popolazione e celebra la passione, la dedizione, la storia, la tradizione di questa cittadina impegnata da secoli nella coltivazione del Verdicchio. Ma la sagra non è solo vino; è spettacolo, enogastronomia, eventi e musica. Ospita, infatti, ogni anno grandi nomi della musica italiana accogliendo anche 10 mila ingressi nella serata clou, che in genere è quella del sabato. Fra gli eventi più interessanti c'è la sfilata dei carri allegorici la domenica pomeriggio. I carri sono interamente costruiti da giovani gruppi di cuprensi che mesi prima iniziano a creare queste meraviglie ricoperte di uva. Ogni carro ha un titolo e una storia, nel cui sfondo deve esserci sempre il Verdicchio che alla fine risolve sempre la situazione. Ecco alcuni scatti della sfilata della Sagra.


La sagra è anche tradizione e ottima cucina. Il sabato si svolge il palio della pigiatura con i piedi, come si usava una volta. A sfidarsi sono i castelli di Jesi produttori del Verdicchio. Inoltre per le vie del centro troverete stands gastronomici, dai cuprensi definiti "capanne", interamente ricoperti di canne di bambù, dove mangiare degli ottimi piatti della cucina marchigiana accompagnati dall'ottimo Verdicchio. Gli stand dopo cena si trasformano in vere e proprie discoteche a cielo aperto con dj e musica di tutti i generi.









LaSagra è anche super social. È presente su Facebook, Instagram e Twitter e ogni anno coinvolge il popolo della rete con qualche interessante iniziativa. Quest'anno sono stati invitati gli Yallers, un'associazione di appassionati di fotografia, social network e territorio che hanno raccontato in diretta social la serata inaugurale. Mentre per tutti gli appassionati di fotografia è stato indetto un challenge fotografico con in palio una macchinetta fotografica digitale, prodotti tipici e Verdicchio. Si può partecipare semplicemente scattando e taggando i propri scatti #sagradelluva2016. Per saperne di più cliccate qui.






Info utili
Sito della Sagra dell'Uva >>
Sito del Comune di Cupramontana >>
Itinerari nei castelli del Verdicchio >>

lunedì 8 agosto 2016



“A volte bisogna abbandonare il comodo e il pratico per l'essenza e il gusto” 

Queste parole racchiudono la bellissima esperienza del campeggio estivo a Senigallia, sperimentata per la prima volta l’anno scorso e ripetuta con grande soddisfazione anche quest’anno. 40 giorni di pura vita, di vacanza senza essere in vacanza, di tramonti sul mare, di pelle salata e passeggiate in bicicletta. Una vita un po' selvaggia che mi piace perché è più semplice e genuina. Siamo tutti più vicini, si condividono spazi, si vive all'aria aperta, e poi c'è il mare... questa grande distesa liquida che solo a guardarla regala pace.





Fa un gran bene cambiare vita per un po', lasciare i soliti percorsi e sperimentare nuovi luoghi in cui abitare. Grazie al nostro camper, per 40 giorni all’anno, ci trasferiamo in campeggio. Cambiamo le nostre abitudini pur continuando a lavorare, e godiamo della vivacità di Senigallia, una bellissima città di mare marchigiana, conosciuta come la città della spiaggia di velluto per la sua sabbia finissima. Qualcuno di voi invece la ricorderà per la famosa Rotonda a mare, cantata anche da Fred Bongusto... I motivi per amare Senigallia sono moltissimi e per noi, che viviamo in collina per il resto dell'anno, goderci il mare e questa bella città piena di vita e di eventi è una bella sferzata di energia nuova!



Cambiare vita significa per me andare al lavoro in bicicletta, tornare e andare in spiaggia a godermi le ore più belle, quelle in cui il sole caldo ti accarezza la pelle ma non ti brucia. Adoro stendermi al sole, leggere un buon libro o magari farmi anche un tuffo. Il mare, la salsedine, la pelle che si colora, la sabbia morbida e calda sotto i piedi... Momenti di pace che scaldano il cuore e mi ricaricano in vista del lungo inverno. E poi Enea che corre felice in spiaggia, che cresce, che conosce tanti nuovi amici e vive all’aperto, finalmente. 




Come ci è venuta questa idea? Dopo aver acquistato il nostro camper tre anni fa, abbiamo fatto tanti viaggi on the road e l’estate scorsa abbiamo deciso di provare a vivere una vacanza più stanziale, a 60 km da casa. Dopo un inverno e una primavera passate in compagnia dei malanni di gola del piccolo Enea abbiamo optato per la medicina più naturale che c'è: lo iodio. Avevamo pochissime aspettative non avendo mai vissuto per un lungo periodo in campeggio, a parte qualche occasione in tenda. Abbiamo scelto Senigallia per praticità: la sabbia, la vicinanza dai nonni che potevano stare con Enea durante il giorno mentre noi stavamo al lavoro, il camping lungo il litorale in posizione comoda.



La scelta del campeggio: dopo aver sondato il terreno abbiamo scelto la struttura con il miglior rapporto qualità/prezzo: il Camping Spiaggia di Vellutocon piazzole ampie e ombreggiate; una lunga via centrale con ai lati spazi per bungalow, roulotte con verande, camper, tende e tre grandi bagni pulitissimi. Il campeggio si trova a circa 4 km dal centro di Senigallia, che si raggiunge in circa 20 minuti di bici o 10 minuti di autobus (gratuito). All'interno della struttura c'è un ristorante e un bar. L’anno scorso abbiamo iniziato con una prenotazione di due settimane, prolungata poi per 40 giorni. E quest’anno abbiamo fatto il bis, trovandoci ancora meglio, perché nel frattempo il campeggio ha cambiato gestione ed ora è molto più organizzato. C’è anche il mini club per i bimbi la mattina e il pomeriggio. 



La vita in campeggio: il campeggio è come una grande famiglia. Si vive all'aria aperta, ci si sente liberi di girare in costume o con pochi vestiti addosso e si stringono facilmente delle belle amicizie. La condivisione è massima: degli spazi, del tempo, della vita. Ci si incontra a lavare i piatti, ad asciugarsi i capelli, a sciacquarsi la faccia la mattina. È davvero un'esperienza che mi è rimasta nel cuore e che consiglio a tutti.



Vi lascio con una canzone che è stata la colonna sonora della mia calda estate a Senigallia... e con questo scatto che racchiude tutta la bellezza e il gusto spensierato dell'estate...

"Qui il tempo è dei giorni 
che passano pigri 
e lasciano in bocca 
il gusto del sale."


mercoledì 15 giugno 2016

Il paesello di Staffolo mi accarezza sempre l'anima… Il suo centro raccolto, i vicoletti angusti che sembrano nascondere segreti, le case piccole con le pietre vive e i fiori. Oggi sono uscita nell'ora in cui vecchietti tornano a casa per la cena e a passo lento attraversano il corso e se ne vanno nelle proprie abitazioni. Incontro il tabaccaio, il carabiniere, una famiglia a passeggio e sento le grida felici dei bimbi che giocano davanti la chiesa.



Camminando intorno le mura del borgo mi sorprende sempre una porticina che da su un panorama incredibile: il monte San Vicino si staglia su un mare di colline che sembrano disegnate da un pittore. C'è una texture bellissima di campi coltivati verdi e gialli. E poi gli alberi che da qua sembrano piccoli cespugli e le casette che ogni tanto interrompono le geometrie di queste distese colorate. La mia mente vola a chi abiterà quelle case, cosa staranno facendo ora? Le mamme prepareranno la cena, magari prima avranno raccolto insalata e pomodori nell'orto. Intanto i grilli cantano e gli uccellini volano liberi nel cielo mentre una signora sta annaffiando il suo orticello proprio qui davanti a me. Si sentono suoni in lontananza e sono quelli dei trattori, che mi riportano all'infanzia passata in campagna. Un lieve venticello mi accarezza i capelli e il corpo… Penso che non potrei essere da nessuna altra parte ora… Io sono qui.
















 
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