martedì 27 ottobre 2015

Expo 2015 è arrivato agli sgoccioli ma sono sicura che a qualcuno di voi servirà ancora una mini-guida all'Esposizione Universale. Siamo stati ad Expo in camper il primo weekend di ottobre, 2 giorni da bollino nero con file chilometriche. Ma voglio rassicurarvi, tanti sono i padiglioni con entrata prioritaria per bimbi da 0 a 5 anni. Noi siamo riusciti a vedere ben 17 padiglioni e devo dire che Enea si è divertito molto. Ecco una mia personale classifica e suddivisione per generi che spero possa esservi utile. 





Padiglioni divertenti per grandi e piccini 

Padiglione dell'Unione Europeasituato nel cuore di Expo Milano 2015, ovvero all'interno del Padiglione Italia, di fronte a Palazzo Italia e a pochissimi passi dall'Albero della Vita.  Innovazione e tradizione, scienza e agricoltura sono rappresentati dai due personaggi di un simpatico film animato con tanti effetti speciali. Sylvia e Alex, una ricercatrice e un agricoltore, due vicini di casa molto diversi tra loro che vi accompagneranno alla comprensione del motto dell’Unione Europea: l’unità nella diversità. La storia, intitolata "The Golden Ear" ("La spiga d'oro") e infatti il prodotto simbolo scelto come trait d’union per tutti i Paesi membri è il grano e il pane, alimenti base nella cultura europea.  I vostri bimbi rimarranno a bocca aperta e riceveranno inoltre simpatici gadget come la tazza e il poster. (Le foto in collage da Instagram @euexpo2015)


Brasile (padiglione con ingresso prioritario per i bambini fino a 5 anni): c'è un'area deposito passeggini all'ingresso e poi si attraversa la grande rete, protagonista indiscussa di questo padiglione. Il senso di essa, sinceramente, mi sfugge. A prescindere da questo, ho apprezzato la creatività dei progettisti che hanno puntato sul divertimento per attrarre gente che, ovviamente, una volta attraversata la rete visitano anche il resto del padiglione. 



Padiglioni che mi sono piaciuti di più

Austria (padiglione senza priorità per bambini, ma la fila scorre bene): il padiglione è molto interessante perché riproduce il microclima di un bosco austriaco attraverso un processo di raffreddamento naturale supportato dalla tecnologia. La tecnica si chiama evapo-traspirazione e concilia tecnologia e natura. Si entra all'interno di un bosco, ci sono pareti in legno e ventilatori alti come alberi. Si segue un breve percorso e nonostante non ci siano priorità la fila scorre molto velocemente. 




Israele (padiglione con priorità fino a tre anni. La fila scorre bene e ce la siamo cavata con una mezz'ora): il padiglione, la cui struttura è riciclabile al 100%, è ricoperto esternamente da colture verticali è all'interno interattivo, moderno e a mio parere bellissimo. Attraverso video molto interessanti e coinvolgenti (sia per grandi che per bambini) presentano il paese e le tecniche impiegate in 3000 anni di agricoltura fino ad arrivare a quelle più recenti come l'irrigazione a goccia. Spiegano in maniera molto semplice come siano riusciti a fronteggiare il problema della scarsità d'acqua attraverso un'agricoltura d'avanguardia e come siano riusciti a coltivare anche in campi moto aridi e salati con sistemi di irrigazione di acqua salata e con coltivazioni adatte come pomodori, melanzane, ecc. 



Padiglioni tecnologici e con effetti speciali

Giappone (entrata prioritaria per bambini fino a 5 anni. Abbiamo fatto una fila di circa un'ora): quello che più mi ha colpito del Giappone è la stanza buia con pareti di specchi illuminata da immagini e luci che ripropongono in modo astratto e scenografico l'ambiente tipico delle risaie giapponesi. Entrando in questo ambiente la reazione è sicuramente di meraviglia e stupore. Esilarante è lo spettacolo del ristorante del futuro, ultima attrazione del padiglione, che ti proietta in un futuro prossimo fatto di ordinazioni su schermi touch screen posizionati sul tavolo. Il tutto condito da una buona dose di kitsch. Quello che più ci ha colpito è l'estrema organizzazione, gentilezza del personale e cortesia. 


Corea: (fila prioritaria per bimbi fino a 5 anni). Questo padiglione mi è piaciuto molto, al pari di quello del Giappone. Il suo elemento concettuale principale è la fermentazione, elemento base della cucina coreana (che prevede la scomposizione della materia organica originaria dando luogo a un processo di sintesi e creazione di nuovi elementi). Anche la sua struttura architettonica è ispirata ad una ceramica tradizionale coreana somigliante alla luna piena in cui si conservano i cibi fermentati. È incentrato anche sulle nostre abitudini alimentari sbagliate, di grande effetto per me è stato vedere la progressione/digressione dell'uomo a seconda di ciò che mangia. Super tecnologica la performance di due robot che illustrano su due video cosa occorre mangiare per stare bene. 




Cina (padiglione con priorità fino ai 5 anni): è la prima volta che la Cina partecipa a un’Esposizione Universale con un Padiglione self-built. Il padiglione si nota benissimo dall'esterno grazie alla bellissima distesa fiorita super fotografata su Instagram. All'interno mi ha colpito molto le statue in terracotta e la performance di luci e colori che mi ha portato a pensare ad una risaia. 



Padiglioni didattici

Palazzo Italia (attesa di mezz'ora circa con entrata prioritaria) in questo padiglione strutturato su più piani c'è una prima zona in cui alcune statue parlanti raccontano la loro storia: chi è un agricoltore, chi un produttore di olio, ecc. Le miniature di tutti i personaggi vi faranno capire meglio chi c'è dietro le sculture. La sala più scenografica è quella di specchi dove vengono proiettate le più belle località italiane (delle Marche troverete la bella Piazza del Popolo di Ascoli Piceno). Affacciandosi dalla finestra si ha una bella visuale dell'albero della vita. La cosa più particolare e insolita che abbiamo vissuto in questo padiglione è il percorso guidato da ciechi e ipovedenti: si entra in un mercato di Palermo completamente al buio guidati da un ceco che vi condurrà alla scoperta degli altri sensi che spesso, con la vista, si tendono ad escludere. Capirete l'importanza del tatto, dell'olfatto e dopo un disorientamento iniziale vivrete un'esperienza unica nel suo genere. 


Padiglione Zero (entrata con priorità fino a 5 anni): è interessante e coinvolgente, racconta cosa ha ha prodotto l'uomo dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura. Si inizia con un cortometraggio e si prosegue in tante sale didattiche e molto esplicative. 






Padiglioni esplicativo/didascalici

Marocco (entrata con priorità fino a 5 anni): si entra in una grotta blu in onore del borgo di Chefchauen; belle foto e strutture tipo Gardaland per fare effetto grotta e effetti sonori con il rumore del mare.





Slovenia (priorità solo fino ad un anno): si presenta a Expo come verde, attiva e sana. Nel suo padiglione 5 sono elementi principali: il sale (si può camminare sul sale per stimolare la circolazione e la bellezza della pelle. Enea ha provato e si è divertito molto); l'Apicoltura (si può annusare 7 tipi di miele); l'Acqua e centri termali di cui la Slovenia è ricca; Monte più alto, il Tricorno, simbolo nazionale di vita attiva e Sana e il progetto scientifico con un pilota sloveno di aereo super leggero che ha sorvolato il mondo.



Padiglioni artistici

Regno Unito e la suggestiva scultura di alveare 








Padiglioni che ho "assaggiato"

Olanda: uno spazio conviviale con tanti furgoncini di Street Food. Lucine colorate, vecchi camper vintage rivisitati, offerta diversificata di cibo: dagli hamburger di carne a quelli di formaggio ( buonissimo in olanda) a quelli del cibo sano con i beveroni di frutta d verdura (che ho preso io) a yogurt e milkshakes. Musica, una giostra, un gioco di specchi: il padiglione dell'Olanda è semplice e low cost incentrato sul cibo di strada, la condivisione, lo stile di vita giovane




Israele: lo stand gastronomico vuole rappresentare la capacità della cucina ebraica di fondersi con altre cucine, dalla russa alla marocchina, dalla greca alla polacca fino a quella italiana. Abbiamo mangiato qui un ottimo hummus di ceci, falafel, zuppa di quinoa, verdure e tonno e pita



Nepal (entrata con priorità fino a 5 anni): nell'esaurimento mediatico dell'expo qui c'è una piccola oasi di pace. Niente tecnologia, tutto incentrato sulla divinità. Tante bandierine colorate, ricreata una pagoda, una musica rilassante e nient'altro. A fine visita un lassi è d'obbligo.




Padiglioni che non mi sono piaciuti

Polonia (fila prioritaria con ascensore, entrata  immediata) la prima scena è un bel giardino con mura che riflettono il cielo. Calma e Relax sono le prime impressioni. Dentro non ci ha colpito molto: non c'è accoglienza, quello che c'è lo devi capire da solo. Ci sono dei video su come fare la pasta, un cinema 3D. La cosa che ci ha colpito di più è una scultura di cioccolata di 13 metri quadrati realizzata con 500 kg di cioccolata con macchine, montagne, case, i vagoni del treno.



Angola (entrata con priorità per bambini): confusionario, caotico, labirintico, troppo pieno di colori, rumori, troppa gente e spazi angusti. La cosa più bella è stato il giardino all'ultimo piano con una bella visuale di Expo dall'alto




E per concludere... Alcune info su Expo

  • Per chi non lo sapesse Expo Milano 2015 è l'Esposizione Universale che l'Italia sta ospitando da maggio fino al 31 ottobre 2015. È dedicata al tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" e tutti i paesi partecipanti (145 in totale, il 94% della popolazione mondiale) espongono il meglio delle tecnologie per garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per la popolazione mondiale, rispettando gli equilibri del pianeta. È sicuramente anche un'ottima occasione per scoprire e assaggiare specialità da tutto il mondo. Vi voglio raccontare altre curiosità che hanno catturato la mia attenzione:
  • il 1° evento internazionale definito Esposizione Universale si tenne a Londra nel lontano 1851 (si svolse dal 1° maggio al 15 ottobre e coinvolse ben 42 paesi)
  • la vita effimera degli edifici e delle installazioni di Expo è una caratteristica comune a tutte queste manifestazioni. Restano però dei segni tangibili: uno su tutti la Torre Eiffel realizzata per Expo del 1889 (forse non lo sapete ma anch'essa doveva essere smantellata).
  • L'ultima Expo organizzata in Italia si è tenuta a Genova nel 1992. L'expo si tiene ogni 5 anni per una durata massima di 6 mesi e si definisce sempre un tema conduttore.
  • La prossima Esposizione Universale si terrà a Dubai nel 2020 dal 20 ottobre al 10 aprile 221 con il tema "Connecting Minds, Creating The future"
  • Il sito espositivo di Expo Milano si estende lungo l'asse che collega la Fiera di Milano Rho a Malpensa su un'area di circa 1 milione di metri quadrati pensata come un'isola e circondata da un canale lungo circa 4,5 km. Si sviluppa dentro due direttrici principali: il Cardo e il Decumano. Sul Decumano si affacciano gli spazi espositivi dei paesi partecipanti








venerdì 10 aprile 2015

La Pasqua piovosa di quest'anno ci ha costretti a casa e ha stimolato la nostra fantasia. Per la prima volta abbiamo sperimentato la decorazione delle uova. Con colori da dipingere e ritagli di carta è possibile creare una bella collezione di uova decorate da raccogliere in un cestino o usare come centro tavola, e perché no, anche come segnalibro.



Non è detto che si debba fare solo a Pasqua, può essere un gioco da ripetere quando vogliamo perché la chicca di queste uova è che si possono svuotare e utilizzare. Ecco un piccolo video per voi e in seguito alcune indicazioni pratiche. Buon divertimento!


Occorrente: uova, chiodino, stecchino lungo



Ecco come fare passo passo:

1. Con il chiodino fai un buchino nelle due estremità dell'uovo.
2. Mettiti sopra una ciotola e soffia nel buco per far uscire il tuorlo e l'albume.
3. Sciacqua il guscio sotto l'acqua fredda e mettilo ad asciugare.
4. Decora le uova a piacere con pennelli, colori acrilici, pallettes, lustrini, ritagli di giornale.

5. Per dipingerle meglio abbiamo inserito le uova negli stecchini lunghi e attaccate con l'attack alle due estremità. In questo modo possono diventare anche dei comodi segnalibro :)





martedì 27 gennaio 2015


Oggi è il giorno del mio compleanno, alle 22.15 di questa sera di 3.... uhm uhm (non si dice mai l'età di una donna, vero?) ho messo piede per la prima volta in questo mondo. 

Stamattina pensavo a come avrei potuto passare al meglio questa giornata, poi le ore sono passate e in realtà non ho fatto nulla di diverso. Lavoro, colleghi, riunioni, pasti frugali. E poi abbracci, baci, auguri, messaggi virtuali e non, che hanno dato a questa giornata un tocco magico. 



Dare un'occhiata al telefono di tanto in tanto e vedere che sempre qualcuno oggi pensava a me mi ha reso davvero gioiosa. La mia giornata è stata intervallata da tante chiacchierate con amici vicini e lontani che non sentivo da un po'. Mi è piaciuto scambiare con loro pensieri, un "ciao come stai?" o semplicemente un "grazie" e ripensare a quando c'eravamo conosciuti, dove, come e perché. 

Amici dell'Erasmus, colleghi vecchi e nuovi, amici d'infanzia, di scuola e dell'università e poi nuovi amici legati alle mie passioni, parenti, conoscenti, amici solo virtuali che sembrano reali come se li conoscessi da sempre. 

Attraverso i loro auguri ho ripercorso un po' la mia vita, perché in fondo la vita che cos'è se non un intreccio di relazioni, di storie, di vite che si uniscono per un periodo e poi magari ognuno va per la sua strada. Chi in Cornovaglia, chi a Londra, chi in Svizzera, chi a Roma, chi nella casa davanti alla mia. 

Ma poi il bello è ritrovarsi, anche con un semplice messaggio di tanto in tanto e far sapere all'altro che ci siamo stati e che ci siamo ancora, basta volerlo. Chiacchierando con i miei amici oggi mi è presa una gran voglia di rivederli tutti, vorrei prendere il mio camper e fare il giro per rincontrarli uno a uno. Grazie a tutti. Mi avete regalato una gran bella sensazione. 


lunedì 5 gennaio 2015

Lo sapete dove si trova il presepe vivente più grande al mondo per estensione? Nelle Marche, la mia regione. Copre una superficie di 30.000 metri quadrati all'interno della Gola della Rossa e di Frasassi e si svolge nella splendida cornice del Tempietto del Valadier incastonato in una grotta. Si trova a circa 1,5 km dopo le grotte di Frasassi, sulla strada che porta a Genga all'altezza di una località che si chiama San Vittore. Domani 6 gennaio si ripeterà in questa splendida cornice la bellissima scena della Natività che vi consiglio di non perdere!



Il presepe si sviluppa in un bellissimo scenario naturale e si snoda in un percorso di circa 700 metri dove prendono posto oltre 200 figuranti che rivestono i panni di pastori, soldati, re magi e altri personaggi della Natività.  



Parcheggiate la macchina al parcheggio delle Grotte di Frasassi. Lo riconoscerete facilmente dalle molteplici bancarelle illuminate. Da qui inizierete la fila per giungere al punto di inizio della rappresentazione, di solito abbastanza lunga ma bene organizzata. Un bus vi porterà fino al presepio. Pagherete un biglietto di ingresso di 5 euro e piano piano seguendo la fila inizierete a salire. Come prima tappa del percorso troverete un banchetto con vin brulè o the per scaldarvi.



La seconda tappa, una volta iniziata la salita, celata fra cespugli del bosco, è la bella rappresentazione della vita lavorativa della Palestina immersa nei meandri della Gola di Frasassi. Molto interessante la reale cottura e distribuzione del cibo. Noi abbiamo assaggiato le cresce ed erano buone.



Mentre si sale noterete in alto, in un picco della montagna, un punto luminoso. Da lì arrivano le dolci melodie delle cornamuse che inondando l'aria della gioia del natale. La salita con la musica è più dolce e meno faticosa. Prima di giungere alla grotta verrete accolti da soldati romani che presidiano l'accesso e porgono il benvenuto ai visitatori.



Oltrepassato l'ingresso vi introdurrete sotto la volta della roccia e lì ci sarà la visione più bella: l'intero ambiente è disseminato di pastori che svolgono attività immersi nelle luci fioche delle candele e dei fuochi. La scena è talmente bella che vi lascerà senza fiato.



Da un lato la bellissima rappresentazione e dall'altro il magnifico tempietto del Valadier incastonato nella roccia…niente di più suggestivo



Una volta usciti dalla cavità seguirete la fila, che purtroppo qui si fa abbastanza concitata e arriverete alla scena della Natività posta davanti l'ingresso della Grotta del Santuario.



Info utili

  • Durante il presepe vivente la Gola viene chiusa al traffico e appositi mezzi pubblici assicurano il trasporto fino al Presepio.
  • Il sito del presepe vivente di Genga >>
  • Una selezione dei presepi viventi più belli delle Marche dal blog della Regione Marche >>
 
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